Che bello sentirmi chiamare Angelo, anche da chi non conosco, solo per averlo aiutato ad attraversare la strada, oppure, per aver ceduto il posto sull’autobus stracolmo, oppure ancora, per aver accompagnato sotto braccio una persona dal medico. Che bello sentirmi dire “Grazie, Angelo mio!”.
“Angelo” detto col cuore da chi in quel preciso momento ha veramente bisogno d’aiuto è il più grande compenso, è un pieno di felicità!
Che ci posso fare se il Padre Eterno mi ha voluto donare un cuore sensibile che si dispiace per chi è fragile?
Anche scrivere e offrire pensieri – per esempio attraverso un piccolo giornale come il nostro ScriverEsistere – può essere d’aiuto a qualcuno…
Può far riflettere e persino cambiare, migliorare e scoprire che scrivere fa proprio bene, sia a chi scrive, sia a chi riceve la parola scritta!
Per questo abbiamo promosso il Premio SLAncio:
viva la scrittura e la lettura!
Pippo Musso
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