più che una fiaba, una lezione di vita
di Pippo Musso
Il nipotino sta osservando la nonna mentre scrive una lettera.
Dopo un po’, preso dalla curiosità, le domanda: “Nonna , stai scrivendo una storia che riguarda noi? Che magari parla di me?”. La nonna lo guarda per un attimo e sospendendo la scrittura risponde: “Si, è vero, sto parlando anche di te! Vedi, Marcellino, a volte quello che è importante più delle parole è la matita con la quale si scrive…”
“Ma nonna, perché è così importante?”
“Appena sarai più grande, quando fra poco tempo inizierai la scuola, la userai anche tu…”
Incuriosito, il nipotino guarda la matita che la nonna trova così interessante, ma non ci vede nulla di speciale o strano: era uguale a tutte le matite che aveva visto finora nella sua vita…
“Vedi, Marcellino – dice la nonna – questa matita possiede 5 qualità diverse”
“Davvero? – risponde il nipotino sgranando gli occhi – E dimmi, dimmi, nonnina, quali sono”
“Mettiti a sedere e non aver fretta che ora te li racconto uno ad uno … e se riuscirai a trasportarli nella tua esistenza , sarai sempre una persona in pace con te stesso e con gli altri!
La qualità numero 1 della matita. Con questa prima qualità puoi fare davvero grandi cose, ma non ti dimenticare mai che, come la mia mano guida la matita (vedi?) esiste una mano, quella di Dio, che guida i tuoi passi, nello stesso tempo ti lascia libero di fare. Questo non vuol dire che puoi fare tutto ciò che più ti piace o avresti voglia di fare. Diventerai una persona libera soltanto quando saprai scegliere ciò che è bene per te e per gli altri…
La qualità numero 2 è questa. Di tanto in tanto, devo interrompere la scrittura e prendere il temperino: è un’azione che provoca una certa sofferenza alla matita, ma alla fine rimane più appuntita e la tua scrittura è più precisa e bella. Ecco perché devi imparare a sopportare alcuni dolori che incontrerai nella vita, che ti serviranno a diventare un uomo migliore.
La qualità numero 3 sta nel fatto che con la matita possiamo usare una gomma per cancellare ciò che è sbagliato, così come nella vita possiamo correggere un’azione o un comportamento errato. Le nostre debolezze, le fragilità del nostro carattere non permettono di essere infallibili, ma per fortuna qualsiasi errore può essere per sempre cancellato dalla gomma, così come dall’amore di Dio, quando lo riconosci e accetti con umiltà la sua correzione.
La qualità numero 4. Ciò che è veramente importante della matita non è tanto il legno che la ricopre o la sua forma, no Marcellino mio caro, è la graffite, la mina che c’è al suo interno che è fondamentale.
“Cosa? Vuoi dire che c’è una bomba dentro la matita??”
“Ma no, Marcellino, la mina della matita non è una bomba!
“Ho visto con la mamma un film di guerra in cui un camion pieno di soldati è passato sopra le mine e saltando in aria sono morti tutti! Ti giuro nonnina e vero !”
“Marcellino, quante volte ti do detto che non si deve giurare per queste cose! Comunque ti credo ma vedi, piccolo mio, quelle erano mine diverse, mine che purtroppo i cattivi fanno per le guerre, per fare morire le persone…”
“E allora perché la polizia non li arresta?”
“Beh, poi quando sarai più grande capirai da solo, amore mio” …
“Allora, dove eravamo arrivati? Ah sì, devi sapere che, come nella matita, anche in noi non c’è solo una parte esterna visibile (di cui ci preoccupiamo sempre troppo per vedere se gli altri ci accettano o ci respingono), ma anche una parte interna invisibile!
Perciò, ricordati di stare sempre attento a ciò che c’è nel tuo cuore, perché la cosa più importante è dentro di te, è in te che sta il vero tesoro e ciò che ti aiuta a fare le scelte giuste.
Ed eccoci arrivati alla qualità numero 5, l’ultima. “Devi sapere che, quando scrive, la matita lascia sempre un segno sul foglio; anche tu, attraverso quello che farai di bello o di brutto lascerai un segno, una traccia di te che inciderà su quelli che incontrerai. Ricordati che sarai un esempio per gli altri e che siamo come un libro aperto che tutti possono leggere…
Queste cinque qualità che la nonna attribuisce alla matita, attraverso questo piccolo racconto, sono qualità indipendenti che si completano a vicenda: ognuna non può stare senza le altre. Riflettiamo.
Questa fiaba non è un semplice raccontino, ma una lezione di vita per tutti, non solo per Marcellino.
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