Si può imparare da una matita?

Pubblicato il

31 Mag 2021

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più che una fiaba, una lezione di vita

di Pippo Musso

Il nipotino sta osservando  la nonna mentre  scrive una lettera.

Dopo un po’, preso dalla curiosità,  le domanda: “Nonna , stai scrivendo una storia che riguarda noi? Che magari  parla di  me?”. La nonna lo guarda  per un attimo e sospendendo la scrittura risponde: “Si, è vero,  sto parlando anche  di te!  Vedi, Marcellino, a volte quello che è  importante più delle parole è la matita con la quale si scrive…”

“Ma  nonna,  perché  è così importante?”

“Appena  sarai più grande, quando fra poco tempo inizierai la scuola, la userai  anche tu…”
Incuriosito,  il nipotino guarda la matita  che la nonna trova così interessante, ma non ci vede nulla di speciale o strano:  era uguale  a tutte le matite che  aveva visto finora nella sua vita…

“Vedi,  Marcellino – dice la nonna – questa matita possiede 5 qualità diverse”
“Davvero? – risponde il nipotino sgranando  gli occhi – E dimmi, dimmi, nonnina, quali sono”
“Mettiti a sedere e non aver fretta che ora te li racconto uno ad uno …  e se riuscirai a  trasportarli nella tua esistenza , sarai sempre una persona in pace con te stesso e con gli altri!

La qualità numero 1
della matita. Con questa prima qualità puoi fare davvero grandi cose, ma non ti dimenticare mai  che, come la mia mano guida la matita (vedi?)  esiste  una mano,  quella di Dio, che  guida i tuoi  passi, nello stesso tempo ti lascia libero di fare.  Questo non vuol dire che puoi fare tutto ciò che più ti piace o avresti voglia di fare. Diventerai  una persona libera  soltanto quando saprai scegliere  ciò che è bene per te e per gli altri…

La qualità numero 2 è questa. Di tanto in tanto, devo interrompere la scrittura e prendere il temperino:  è un’azione che provoca una certa sofferenza alla matita, ma alla fine rimane più appuntita e la tua scrittura è più precisa e bella. Ecco perché devi imparare a sopportare alcuni dolori che incontrerai nella vita, che ti serviranno a diventare un uomo migliore.

La qualità numero 3 sta nel fatto che con la matita possiamo usare una gomma per cancellare  ciò che  è sbagliato, così come nella vita possiamo correggere un’azione o un comportamento  errato. Le nostre debolezze, le fragilità del nostro carattere non  permettono di essere  infallibili, ma  per fortuna   qualsiasi errore può essere per sempre cancellato dalla gomma, così come  dall’amore di Dio,  quando lo riconosci e accetti con umiltà la sua correzione.

La qualità numero 4. Ciò che è veramente importante della matita non è tanto il legno che la ricopre o la sua forma, no Marcellino mio  caro, è la graffite, la mina che c’è al suo interno che è fondamentale.

“Cosa? Vuoi dire che c’è una  bomba dentro la  matita??”
“Ma no, Marcellino, la mina della matita non è una bomba!
“Ho visto con la mamma un film di guerra in cui un camion pieno di soldati è passato sopra le mine e saltando in aria sono morti tutti! Ti giuro nonnina e vero !”

“Marcellino, quante volte ti do detto che non si deve giurare per queste cose! Comunque ti  credo ma vedi, piccolo mio, quelle erano mine diverse,  mine che purtroppo  i cattivi fanno per le guerre, per fare morire  le  persone…”
“E allora perché la polizia non li arresta?”
“Beh,  poi quando sarai più  grande capirai da solo, amore mio” …

“Allora, dove eravamo arrivati? Ah sì, devi sapere che, come nella matita, anche in noi non c’è solo una parte esterna  visibile (di cui ci preoccupiamo sempre troppo per vedere se gli altri ci accettano o ci respingono),  ma anche una parte interna invisibile!
Perciò, ricordati di stare sempre attento a ciò che c’è nel tuo cuore, perché la cosa più importante è dentro di te, è in te che sta il vero tesoro e ciò che ti aiuta a fare le scelte giuste.

Ed eccoci arrivati alla qualità numero 5, l’ultima. “Devi sapere che, quando scrive, la matita lascia sempre un segno sul foglio; anche tu,  attraverso quello che farai di bello o di brutto lascerai un segno, una traccia di te che inciderà su quelli che incontrerai. Ricordati che  sarai un esempio per gli altri e che siamo come un libro aperto  che  tutti possono leggere…

 

Queste cinque qualità che la nonna attribuisce alla matita, attraverso questo piccolo racconto, sono qualità indipendenti che si  completano a vicenda: ognuna non può stare senza le altre. Riflettiamo.

Questa fiaba non è un semplice raccontino, ma una lezione di vita per tutti, non solo per Marcellino.

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Pippo Musso

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