La SLA non può togliermi dal cuore l’amore per la campagna

Pubblicato il

31 Mag 2021

Categorie

Commenti

di Angelo Fardello

La mia vita è trascorsa a Milano per circa 40 anni e per 23 nel mio paese di nascita, dove una volta all’anno

sono sempre ritornato, anche dopo la morte dei miei genitori.

La mia casa è isolata dal paese e circondata da una splendida campagna:  c’è di tutto alberi di nocciole, noci, fichi, mele, pera, ciliegie, ma quello che ricordo volentieri è il profumo dell’erba appena tagliata, un odore gradevole, piacevole, come se parlasse per dire che è arrivata “la primavera”, sensazioni che difficilmente si possono provare in città, come il fiorire del ciliegio che annuncia l’arrivo della bella stagione,

Questa malattia ha portato via tutti i miei sogni dal cassetto, volevo da pensionato provare a mettere in

pratica quello che ho imparato dai miei genitori,  come seminare patate, pomodori, eccetera, ovviamente non per vivere di questo lavoro, ma solo per la soddisfazione personale.

Mi ricordo la gioia di mio padre quando la patata, grazie alla buona stagione, molta piovosa, diventava molto grande:  ogni anno era di grandezza variabile a seconda della buona o brutta stagione. Questa è una soddisfazione che purtroppo la SLA mi porta via.

Anche se la vita di città offre tante cose  come divertimenti e guadagno facile, l’aumento annuale di stipendio, ferie pagate, soldi fissi a fine mese…  la campagna è sempre rimasta nella mia vita.

Nei miei sogni ci sono tutti i lavori di campagna, quello che avrei fatto senza questa maledetta malattia.

Innanzitutto mi sarei occupato del recupero dell’acqua piovana, in modo da avere sempre acqua indipendentemente  dalla buona o cattiva stagione, perché l’acqua è indispensabile per tutte le piante.

Poi avrei rifatto il vigneto, seminato e piantato tutti i sapori indispensabili per la cucina, e avrei  incrementato o sostituito tutti gli alberi da frutta,

Tutte cose queste che purtroppo rimangono nel cuore e che la SLA non potrà mai portarmi via.

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo articolo è comparso su:

L’autore

Angelo Fardello

Perito Elettrotecnico

Potrebbero interessarti…

L’ALTALENA DELLA VITA

L’ALTALENA DELLA VITA

Nel corso di una delle prime escursioni nell’area a verde della Meridiana, mi sono soffermato ad osservare le altalene e lo scivolo, posizionati all’ombra degli alberi di alto fusto.  Il primo pensiero è stato cercare di comprendere il senso della installazione di giochi per bambini, inusuale per un luogo destinato alla cura di persone in età senile o diversamente abili, le quali assolutamente non possono fruirne, se non visivamente come richiamo alla memoria della loro infanzia; anche se possiamo sicuramente affermare che, con l’avanzare della età e la necessità di assistenza, chiunque torna un po’ bambino.

leggi tutto
I viaggi silenziosi

I viaggi silenziosi

Agosto è il mese in cui il mondo rallenta. Le città si svuotano, gli impegni si mettono in pausa, e le persone partono: chi verso il mare, chi in montagna, chi alla ricerca di silenzio, chi di avventura.

leggi tutto
Che gioia!

Che gioia!

Mercoledì 16 luglio grazie all’infinita disponibilità di Stefano e Agnese sono riuscita a partecipare alla laurea di mio figlio Pietro.

leggi tutto