Dal salone della Residenza in Monza al Cenacolo in Milano
12 Dicembre 2020, sono andato al Cenacolo e al Duomo di Milano. Mi sono svegliato molto presto e dopo l’igiene mi hanno portato nel salone, dove ho visto una cosa fantastica che di solito tutti noi malati non vediamo: ho assistito alla colazione degli operatori, infermieri e fisioterapisti.
Perché era “fantastica”? Perché mi è sembrata una VERA FAMIGLIA. Questo fatto mi ha riempito il cuore di gioia. Ad un certo punto, Antonella mi ha portato alla vetrata e nevicava, che sfiga! Poi con Fabiola, Mattia e Stefano siamo saliti sul pulmino del centro diurno diretti al Cenacolo. Era 16 anni che non andavo a Milano, lo desideravo tantissimo e mi sembrava di essere tornato a CASA, essendo io di Milano. “Il Cenacolo è enorme, però i colori una volta erano più brillanti. Leonardo è stato molto sfortunato” così ha detto la guida della scuola che ci ha fatto da Cicerone, (se non mi sbaglio si chiama Luisa). Ci ha spiegato che ha usato le stesse tinte per dipingere i suoi quadri perché voleva fare i particolari perfetti, ma non ha considerato l’umidità del muro. Nonostante questo è un vero capolavoro. Dopo la visita al Cenacolo, siamo andati al Duomo dove c’erano anche le bancarelle natalizie e tantissima gente.
Il quel momento ho pensato, quanto è bello CAMMINARE CON LE NOSTRE GAMBE, è una cosa fantastica. Poi sono voluto entrare al Duomo per forza, lo volevo da tanto tempo perché erano quasi 20 anni che non ci entravo: la prima volta è stato con mio papà. Anche il Duomo è un capolavoro e mi emoziona sempre. Penso che ora, pur con tutta la nostra tecnologia, non siamo più capaci di fare opere così fantastiche. Dopo tanto freddo, con un po’ di nostalgia ma felici per la bellissima giornata, siamo tornati a casa.
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